Al Secolo XIX c’è chi mi stima e sotto Ferragosto mi hanno chiesto una opinione sul ventilato blocco dei social network da parte del governo inglese. L’articolo è uscito sulla carta e online:
Un errore grossolano o una battuta di pessimo gusto. Qualsiasi sia l’interpretazione data alle dichiarazioni del premier britannico David Cameron, il giudizio non può non essere negativo. Filtrare o bloccare i social network in una democrazia liberale, pur mossi da buone intenzioni, non solo è irrealizzabile, ma anche se per ipotesi lo fosse si tradurrebbe in un danno peggiore del male al quale si vuol riparare. L’esperienza recente dei regimi in Tunisia, Egitto e Libia dovrebbe far riflettere anche i governanti tecnologicamente meno preparati. Ogni tentativo di censurare Internet, con tagli alla linea dei provider o un filtro per impedire l’accesso a social network o siti web, ha amplificato e fatto crescere le manifestazioni di protesta.
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