Nella prima mattina in cui mi risveglio nel mio letto, dopo 60 giorni di viaggio (inclusi alcuni giorni di pausa tra un viaggio e l’altro), comincio dal blog invece che dal journal, dopo aver pulito la scrivania e aver ripristinato la mia postazione di lavoro.
Nonostante i 30 gradi in casa e il jetlag, sono riuscito a dormire e dormire bene, complice una bella doccia fredda prima di andare a letto. Risveglio con gli uccellini e il sole che splende già. Si preannuncia un’altra giornata rovente, da affrontare a viso aperto. Caldo, non ti temo! In Giappone ho avuto modo di esercitarmi, quindi non il caldo e l’umidità non mi hanno affatto colto di sorpresa. A proposito di Giappone, manca la cronaca dell’ultima tappa e almeno un post con tanti frammenti video (o un montaggio degli stessi). Dammi tempo qualche giorno e lo pubblico.
Attendevo con curiosità il verdetto della bilancia dopo i 60 giorni in giro per Europa e Asia. Verdetto molto positivo, considerando che ho mantenuto il peso che avevo due mesi fa, con un etto di scarto, migliorando la percentuale di grasso e di muscolo. Avevo il timore di perdere peso, timore fugato. Ho probabilmente ecceduto negli zuccheri, nell’ultima tappa del viaggio, ma ho consumato tutto e di più, considerando i chilometri percorsi a piedi e l’intensa termoregolazione. Bene così.
La mia estate dei viaggi è terminata. Ora comincia l’estate casalinga, che di per sé può comunque dare non poche soddisfazioni, nonostante le temperature che la rendono sfidante sul piano della produttività. Riprenderò la buona abitudine di andare al cinema, di leggere libri e di andare in spiaggia, di vedere gli amici e della mia routine del mattino. Voglio riprendere l’esercizio fisico, la camminata dopo i pasti, il journal e il blogging quotidiani, il consumo di frutta e di verdura (in Giappone ridotto per ragioni di forza maggiore). Sarebbe naturale un calo di dopamina dopo gli stimoli continui degli ultimi 2 mesi, ma posso contrastarlo con piccole azioni quotidiane, con la meditazione, con qualche bagno freddo al mare e qualche doccia fredda a casa. Su quest’ultimo aspetto voglio fare qualche esperimento: torneremo a parlarne.
Per le prossime 6-8 settimane non ho in cantiere movimenti, se non qualcosa, forse, interno all’Italia. Dammi un paio di settimane per assestarmi e a fine luglio comincio a preparare la prossima stagione e la fine d’anno. In questo 2023 ho già collezionato 9 settimane fuori casa, in vantaggio di due mesi sul mio proposito di viaggiare almeno una settimana al mese. Posso rilassarmi un po’.
Vado a preparare la colazione e a mangiare in terrazzo, dopo c’è una leggera piacevole brezza, così da fare la mia passeggiata anti picco di glucosio quando l’aria non è ancora troppo calda.
Buona giornata!
5 anni fa proprio oggi, coincidenza, scrivevo, anzi annunciavo una nuova stagione di viaggi, insolitamente a luglio e agosto. Mi avrebbe portato poi a Londra, Glagow, Faro, Marsiglia, Barcellona e a Colonia, Dublino, Parigi. Belle esperienze low cost.
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