I tempi sono cambiati. Ce lo sentiamo dire spesso. Da parte mia ho alcuni segni tangibili di questo cambiamento, almeno in termini di comunicazione personale.
Negli ultimi mesi ho avuto da amici, attraverso la posta elettronica, comunicazione di lieta attesa, di matrimonio in arrivo e, purtroppo proprio oggi, di un lutto familiare.
Sono situazioni che diresti sconvenienti da comunicare attraverso l’email. Se la prima di queste tre mi ha fatto quell’effetto, ed è stata poi l’occasione per una comunicazione personale in una cena organizzata in pochi giorni, nell’ultimo di questi casi il messaggio è stato molto utile, quanto toccante.
Chi l’ha scritta è un mio coetaneo che usa la rete e che ha amici, come me, che la usano più o meno intensamente. Averlo saputo in forma diretta, anche con parole semplici, ha toccato anche me, oltre ad aver permesso di sapere la notizia tempestivamente e poter chiamare F. per porgergli le condoglianze e conoscere la data del funerale.
La posta elettronica, per quanto mediata dal computer, rimane un mezzo caldo o freddo a seconda di cosa si scrive, con tutto lo spazio – a differenza di un sms – per esprimersi compiutamente e l’immediatezza che la caratterizza.
In altri tempi probabilmente si sarebbe chiamato un amico e si sarebbe lasciato che fosse lui ad informare la cerchia più stretta per il passaparola. In questo modo F. ha comunicato invece con tutti i suoi amici, in forma diretta, in una situazione per niente facile da gestire al telefono. Alle 4 di notte poi non avrebbe potuto chiamare nessuno.
Domani il funerale.
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