Una mattina ti svegli e il mondo intorno a te è cambiato. Tutti gli impegni che hai vanno in secondo piano perché c’è altro di molto più importante e urgente di cui ti devi occupare. Passa il tempo e ti rendi conto che il cambiamento, quasi un cigno nero, continuerà ad avere il suo effetto per un tempo indeterminato e che dovrai farci i conti ancora a lungo. La prospettiva non è entusiasmante, anzi, ma non hai il controllo della situazione, non sei tu che dai le carte. A pensarci bene ti rendi conto che sì, è qualcosa che ha un impatto fuori dall’ordinario, ma ciò che ti è successo è una occasione per esercitare le tue virtù, in condizioni in cui è più difficile farlo. Le virtù restano le stesse. Sta a te fare i conti con l’imponderabile e accettare la situazione per quella che è. Non abbiamo (mai) il controllo sulla nostra vita. Possiamo avere l’impressione di averlo, in alcuni frangenti, ma non lo abbiamo. Non è uno scarico di responsabilità, ma una presa d’atto che non c’è giusto e sbagliato. Giochi con le carte che ti vengono date e cerchi di dare il meglio di te. Non c’è un’alternativa. Controllare le emozioni su un terreno accidentato è più difficile. Richiede un impegno superiore, ma non è impossibile. Come un videogame in cui il livello di difficoltà è via via crescente. Superato lo shock iniziale, non puoi che andare avanti, cercando di applicare al meglio gli insegnamenti che hai accumulato nella vita. Da ogni esperienza, anche dalla più traumatica puoi imparare qualcosa. Non è detto poi che le prossime sfide siano ancora più impegnative. Come un buon giocatore, ti occupi del qui e ora. Ti concentri su questa sfida senza preoccuparti di quelle che potrebbero seguire. È questo il momento di far valere ciò che hai imparato nel tempo. Tornare indietro non è possibile. Pronto ad affrontare un altro giorno.
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