Citazione
Alzi la mano chi ha usato almeno una volta nella vita Usenet!
Benessere
Aver cassato l’esperienza sociale della cena è stato un toccasana per la mia routine del mattino, che comincia dall’andare a letto presto la sera, senza aver bevuto alcolici. Siamo al Day 9 della mia lezione di yoga quotidiana. Striscia altrettanto lunga per la meditazione mattutina. Stamattina ho saltato, rinviato a ora 12:33, il blogging e il journaling per fare subito colazione e mettermi a leggere al sole.
Ho pensato di aggiornare (o rendere più consapevole) la mia routine del mattino, aggiungendo anche una routine del pranzo. La routine del mattino per le prime 2-3 ore della giornata, aggiornata, è composta da: meditazione, yoga (+ doccia quando necessario), blogging, journaling, colazione, lettura. La routine del pranzo, in fase di sperimentazione, potrebbe essere: cucina, pranzo, passeggiata di 30 minuti (+ podcast o articolo audio) e sonnellino. Il benessere psicofisico e gli obiettivi a lungo termine vengono al primo posto.
Mai in vita mia ho fatto 9 lezioni di yoga in 9 giorni. Sì, c’è stato un periodo in cui andavo a lezione di yoga, con un maestro, 2-3 volte a settimana, per lezioni più lunghe, ma non con la stessa frequenza settimanale. Vediamo per quanto riesco a continuare. Questa parte dell’anno, invernale e casalinga, facilita questa routine. Il test vero è quando sono in viaggio e durante l’estate. Vedremo.
Libri
Ieri ho finito il primo saggio dell’anno, L’arte di cambiare. Lo tenevo aperto da troppo tempo. Non ho imparato forse niente che non sapessi già, ma ho dato una chiave di lettura ad alcune tecniche per rafforzare le nuove abitudini e i cambiamenti. Ne scriverò di nuovo.
Continua la lettura, molto divertita nello stile, di The New Life di Tom Crewe: questo weekend voglio dargli una bella spinta. Spinta minacciata dall’inizio di un nuovo saggio: How sex changed the Internet and the Internet changed sex. Più che il focus sul fatto che lo sviluppo della tecnologia sia stato spinto da contenuti erotici o pornografici – dal basso prima e dall’industria poi, per tornare dal basso sfruttati dall’industria – mi interessa l’effetto di Internet sul modo di intendere le relazioni e il sesso. L’inizio è all’altezza delle aspettative.
Ho aperto anche un libro di poesie, Il tempo è una madre di Ocean Vuong, intervistato su Tuttolibri di oggi. Fa sempre bene leggere un po’ di poesia, in questo caso in doppia versione: originale e tradotta in italiano.
Media
Il podcast If books could kill è un podcast intelligente e divertente (in inglese). Ogni puntata smonta un saggio bestseller degli ultimi decenni, analizzandone le fandonie e cercando di contestualizzare perché ha avuto successo, all’epoca, e quanti danni ha fatto nell’immaginario collettivo e nella cultura diffusa.
Non so quante copie abbia venduto in Italia Il segreto (The Secret), ma anche fossero poche sono sicuramente troppe, viste le nefandezze che vi sono incluse e il senso complessivo del libro. Simile al sale di Wanna Marchi, ma senza conseguenze penali per chi l’ha scritto e l’ha pubblicato. Ascoltare per credere.
Peccato che esca una puntata ogni due settimane, insufficiente a riempire le mie passeggiate.
Ultimamente ho ascoltato anche il brillante articolo del New Yorker che storicizza la sfiducia dell’opinione pubblica, americana (e a cascata nostra, ovviamente), rispetto alla stampa e ai giornalisti (e al giornalismo). Il tutto non nasce con Trump, ma risale alla convention democratica del 1968, dove furono proprio i democratici a screditare la stampa, copiati subito dopo dai repubblicani. Illuminante, come spesso sono gli articoli, mini libri a tutti gli effetti, pubblicati dal New Yorker.
Film
Ieri ho visto Joyland (2022), film pakistano passato a Cannes, censurato nel proprio paese, poi entrato nella short list delle nomination per miglior film Internazionale agli Oscar, ma non entrato nella cinquina finale. Un film molto godibile e molto chiaro sulle dinamiche di genere in atto in Pakistan (e in tanti altri paesi islamici e non). Per certi versi potrebbe essere anche quella parte di Italia rimasta indietro rispetto alla modernità. Assolutamente consigliato. Noto ora, poi, che ha vinto la Queer Palm 2022, sempre a Cannes.
In Italia sembra essere distribuito da I Wonder, ma non ha ancora una data di uscita. Forse puntavano alla nomination e all’uscita in scia agli Oscar, ma non è andata così. Magari esce intorno all’8 Marzo? Tienilo d’occhio e vallo a vedere o recuperalo già online in lingua originale (sottotitolato in inglese), come l’ho visto io.
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