You’d never want to be on the operating table with a right-handed surgeon who says, “Today I’m going to try operating with my left hand.” But writing is like that. The way you get better is by pushing yourself to do things differently each time. As a writer you’re not constrained by mechanical devices or technology or anything else. You get to play. Which is terrifying.
Non vorresti mai trovarti sul tavolo operatorio con un chirurgo destrorso che dice: “Oggi proverò a operare con la mia mano sinistra”. Ma la scrittura è così. Il modo per migliorare è spingerti a fare cose diverse ogni volta. Come scrittore non sei vincolato da dispositivi meccanici o tecnologia o qualsiasi altra cosa. Puoi giocare. Il che è terrificante.
Meredith Maran, Why We Write
Sono le alzatacce la mattina presto che fanno saltare tutte le routine (del mattino), come è ovvio che sia. Venerdì sveglia alle 3,50 per prendere un taxi e andare in aeroporto, per volare alle 5,55. Sabato sveglia alle 5,20 per prendere un traghetto alle 7,00. Così poi stamattina, che in teoria avrei potuto dormire di più, mi sono svegliato alle 5,55. Amen. Va bene così.
La cosa curiosa di questa ultima settimana è che nelle ultime 6 notti ho dormito in 6 letti e 6 città diverse: Skopje, Padova, Senigallia, Bologna, Salonicco e ultima Skiathos. Non lo avevo programmato o, meglio, è il frutto non premeditato del mio programma di viaggio di questo periodo. Credo che neanche in Giappone finirò per cambiare letto e città per 6 giorni consecutivi. Mi ricordo un Senigallia, Lugano, Milano, Roma, Cagliari, Roma ma ci fermiamo a 5 diverse città. Forse si tratta di una prima volta assoluta. Curioso.
Le belle esperienze si susseguono una dietro l’altra, con tale rapidità, che faccio quasi fatica a registrarle consciamente. Un’altra giornata sta per cominciare e vediamo che succede oggi.
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