Difficile descrivere a parole la giornata di ieri, se non qualcosa che è assimilabile alla gioia. Gioia frutto delle relazioni umane nate e costruite attraverso il viaggio. Rivedi persone conosciute mesi fa e, grazie anche a un rapporto coltivato attraverso Internet, sembra che l’ultima volta che vi siete visti fosse il giorno prima. Una vicinanza, lo devo dire, che non ho con persone (dovrei usare il termine amici, ma faccio fatica) che vivono a pochi chilometri di distanza da casa mia, che conosco da molto tempo, e che frequento più spesso forse ma non molta meno intensità di rapporto. Il bello e il brutto del viaggio e di Internet: ti mettono in contatto con persone con cui trovi subito affinità e intesa, ma sei destinato poi a coltivare questo rapporto a distanza, per lo più, per una questione semplicemente geografica. Non è una cosa che scopro oggi. In ogni caso è bello vivere e rivivere esperienze come quelle di ieri. Ne vale sempre la pena.
Non solo ho visto la prima puntata di The Idol, ma l’ho anche rivista. Non cambia il mio giudizio negativo, purtroppo, perché le potenzialità sulla carta c’erano tutte. Salvo soltanto dei dialoghi surreali sullo show business, surreali e allo stesso tempo paradossali, ridicoli, divertenti, forse anche realistici, e il brano musicale (e la coreografia) World Class Sinner / I’m A Freak, ossessionante in senso positivo. Per non parlare del testo, che ti lascio scoprire. Guarderò anche la seconda puntata (e forse tutta la serie) perché è un prodotto di massa così incredibile (in senso negativo) da meritare per forza di cosa analizzato. Sorvolo sulla performance di The Weeknd perché va oltre l’imbarazzante.
Domani volo di rientro in Italia e archiviazione anche di questa ultima avventura in Grecia. Ho ancora mezza giornata da utilizzare e mi metto subito all’opera.
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