Giovedì 17 Agosto 2023

Il naturismo è un modo di vivere incredibilmente positivo. Spesso si viene giudicati in base a come ci si veste, che siano abiti eleganti, sporchi o casual. In un ambiente naturista tutto ciò viene eliminato, quindi siamo tutti uguali qui. Non si sa se qualcuno è un milionario o se vive di sussidi, non fa differenza. Viene giudicata la persona che si è, non l’aspetto o come ci si veste o qualsiasi altra cosa. Rimuove un sacco di sciocchezze dalle conversazioni.*

Laura Dodsworth, Manhood

Tenere un journal, meglio ancora se digitale, rende alcune pratiche facili e veloci, come il recuperare ciò che hai scritto un anno fa, due anni fa, eccetera. Due anni fa riflettevo sulla volontà di smettere di organizzare cene e di bere alcol, privilegiando colazioni o incontri sociali in altre date. Scrivevo dell’importanza per il mio benessere psicofisico di andare a letto presto e svegliarmi alle 6, nella quiete del nuovo giorno che sta per cominciare e con la routine delle attività positive. Un anno fa ho registrato lo stesso ritmo: a letto poco dopo le 22 e sveglia poco dopo le 6. Per quanto possa pensare che le mie buone abitudini siano recenti, in realtà cominciano a essere consolidate e a dare frutti proprio per l’essere consolidate. Certe pratiche sono diventate a tutti gli effetti uno stile di vita. Non mi costano fatica. Non ci devo pensare. Guidano le mie scelte. C’è sempre l’eccezione dovuta a un viaggio, un ospite, una occasione per rompere la routine, ma appena torno allo stato naturale delle cose, torno alle buone abitudini senza pensarci. Buon segno. Tra tutte le estati recenti, almeno dal 2018 in poi, questa forse è stata la più equilibrata, tra viaggi, mare, contatti sociali, letture, lavoro (poco ma più del 2022). Me ne compiaccio. Al libro su Montaigne sto alternando un altro libro per avere un approccio zen al denaro (Zen Money). Fa bene, per me, leggere concetti già abbastanza impressi nella mente, come per esempio l’equazione della felicità data dal rapporto tra ciò che hai e ciò che vuoi. Se riduci il denominatore, i desideri, ciò che hai è sufficiente a renderti felici, per quel poco che può essere. Sono certo che aver rinunciato al consumo di social media, con la promozione continua di desideri altrui, è stato un fattore chiave nel promuovere il mio benessere mentale, compreso l’approccio a essere contento di ciò che ho, con poche eccezioni. Ogni tanto mi viene voglia di comprare qualcosa, con la motivazione dell’utilità, ma poche volte si tratta di qualcosa di cui non posso fare a meno, considerando che ho già tanti oggetti utili in casa. Invece di aggiungere, il mio obiettivo, da tempo, è ridurre. Non comprare e aggiungere ma donare e togliere. Giusto qualche settimana fa ho ridotto ulteriormente la mia collezione di libri, forse l’unico insieme di oggetti in casa mia che ha un valore non utilitaristico. Non comprando oggetti ho modo di investire molte più risorse in esperienze. Non te lo devo spiegare. Nel libro zen c’è un ragionamento molto intelligente quanto semplice sull’elencare le esperienze positive meno costose e quelle più costose, per rendersi conto che si può stare bene anche senza aver bisogno più di quanto abbiamo. Che molte esperienze positive costano poco o nulla e che ci possiamo concentrare su queste, invece che desiderare le altre più costose, che non fanno grande differenza rispetto a quelle meno care o quanto meno non sono poi così prioritarie. Il punto, ancora una volta, non è non spendere, ma spendere bene quello che si ha e farlo fruttare al meglio. Senza inseguire nessuno o i desideri di altri. Fermarsi, riflettere, uscire dal flusso dei media in cui siamo immersi è l’unica soluzione per rendersi conto di tutto ciò. Non abbiamo bisogno di sapere le ultime notizie, men che meno di essere aggiornati su tutti i trend e le novità. Ignoro e sono felice. Non troverai nessuno che promuove queste idee sui media tradizionali e neanche tra chi crea contenuti. Non ti devo spiegare perché. Smettere di leggere le notizie interrompe il circo della cattura della tua attenzione e distrugge tutta l’economia basata sulla promozione del consumo attraverso la pubblicità sui media. Ora è tempo di fare colazione, al sole, in terrazzo, finché la temperatura resta gradevole, prima di un’altra giornata che si preannuncia rovente. Buona giornata!


*Traduzione ChatGPT da:

“Naturism is an incredibly positive way of life. You’re very often judged on how you dress, whether you’ve got smart clothes, grubby clothes, casual clothes, whatever. In a naturist environment all that is stripped away, so we’re all equal here. You don’t actually know if someone is a millionaire or on the dole, it doesn’t make a difference. You’re judged on the person you are, not how you look or how you dress or anything else. It removes a whole bunch of rubbish from conversations.” (Laura Dodsworth, Manhood)

3 risposte

  1. “Ignoro e sono felice” ?

    1. Mi sembra di aver illustrato il contesto dell’affermazione. Cosa non è chiaro?

  2. Perdonami. Non si è salvato il seguito del commento. Tutto chiaro, voleva essere un apprezzamento!

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