Venerdì 18 Agosto 2023

Ieri serata dedicata a I guerrieri della notte (The Warriors) in un evento speciale al cinema. Burger (veg per me), patatine e birra (acqua per me) con molti spettatori vestiti da gang in tema. Bella serata. Ottima occasione per vedere un film cult al cinema. Domani di nuovo in sala per film alle 6 del mattino. L’estate continua. Ho cominciato anche un libro che già ho voglia di centellinare, tanto mi sta piacendo. 400 e rotte pagine. Sono al 20%. Si tratta di Le sette lune di Maali Almeida vincitore del Booker Prize l’anno scorso. La storia è un pretesto per raccontare le tragedie dello Sri Lanka e una guerra civile che ha generato centinaia di migliaia di morti in oltre 20 anni. La tragedia è raccontata con uno stile brillante e ironico, quasi comico per certi versi o in alcuni frangenti. Forse l’unico modo per poter raccontare morte e disperazione coinvolgendo il lettore. Se ha vinto il Booker Prize un motivo c’è. Cambiando browser, passando a Brave sto anche sperimentando il motore di ricerca proprio di Brave. Pur avendo un indice ridotto rispetto agli altri motori di ricerca, quasi sempre è efficace nel proporre il risultato giusto, almeno per le ricerche in cui hai bisogno di una pagina web che conosci già o immagini esistere, come per i due link di cui sopra. Credo sempre di più che le scelte più comode e precotte, qualsiasi l’algoritmo e la piattaforma mainstream che le propone, siano le più limitanti. Un po’ come sostituire le grandi marche con i marchi propri della GDO: prezzo sempre molto più conveniente, qualità elevata. Nel caso di internet poi basterebbe provare a mettere il naso dai 6 siti che navighi di più e provare a prendere qualche strada alternativa. Ti si apre un mondo e ti cambia la vita. Sarebbe anche questo un argomento interessante da approfondire in un essay. Prossimamente. Per il weekend mi dedicherò non a scrivere ma a vivere, con il solito cocktail di questa estate: mare, sole, caldo, buona compagnia, cinema, buon cibo, ottimo libro. Buon weekend!

2 risposte

  1. Forse è meglio stare sui “classici” e non fidarsi di chi fa una falsa bandiera del rispetto della privacy.

    Brave: https://stackdiary.com/brave-selling-copyrighted-data-for-ai-training/

    Dai una chance a DuckDuckGo piuttosto, ora è in beta ma a breve esce la versione stabile: https://duckduckgo.com/windows

    1. Non mi sembra alla fine che Brave faccia niente che gli altri non fanno. Google i dati li usa per se e Bing li vende pure.

      Rispetto a DuckDuckGo: l’ho mollato tempo fa a favore di Qwant, che alla fine soddisfa la maggior parte delle richieste non complesse. Qwant è europeo. DDG, almeno fino a poco fa (non ho tempo, né voglia di stare dietro a ogni nuovo cambiamento, è un lavoro e io preferisco non lavorare oltre il minimo necessario), aveva l’indice di Bing. DDG è USA e l’ho mollato per questo.

      Ho trovato il motore di Brave e lo sto semplicemente sperimentando. Se decidessi di cambiare dopo la sperimentazione, tornerei a Qwant.

      Oltre a open source e rispettoso della privacy, sono convinto che dovremmo cominciare a orientarci su prodotti europei, perché Snowden docet, le aziende americane sono soggette al diritto americano; indovina quali interessi persegue il sistema americano: quelli legittimi degli USA, che non sempre coincidono con quelli dell’Europa. Anzi, direi che sul piano economico sono sempre più spesso divergenti.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.