Complice il lavorarci e l’averci scritto dei libri, posso dire di aver abusato di Facebook. Consapevole di questo, pur lavorando ad un nuovo libro che ne richiederà per ancora qualche giorno un uso intensivo, ho deciso di tagliare l’uso di Facebook nel nuovo anno, a favore dei miei blog. Non è possibile passare gran parte della giornata su Facebook, non per una questione di produttività (se ci lavoro dentro, gioco forza devo essere collegato) ma di economia del tempo.
Le reazioni dei tuoi amici ai contenuti che pubblichi danno dipendenza. Il meccanismo, studiato scientificamente, funziona in maniera tale che più pubblichi contenuti e commenti, più torni a vedere se qualcuno ha apprezzato o ha commentato, perché tali reazioni provocano piacere a livello chimico nel nostro corpo. Una soddisfazione data dall’avere attenzione. Un ciclo che ho bisogno di invertire, riportando più equilibrio.
Anche Twitter subirà un percorso simile. Il primo passo è la graduale dismissione della notifica via SMS alle citazioni, così da ridurre le interruzioni e le distrazioni. Controlli meno frequenti alle reazioni, così da ridurre l’attenzione a favore di altre attività, pur mantenendo il controllo e la capacità di risposta alle domande o alle osservazioni degli utenti Twitter.
Ciò non significa non usare più Facebook o Twitter, ma capitalizzare sull’investimento di contenuti su spazi propri, quali i miei blog. I blog stessi, dopo la sospensione di Tumblr (di cui non sento affatto la mancanza), ho deciso di sospendere anche il blog curato per conto del Sole 24 Ore. Social media corner è nato come complemento delle attività giornalistiche per Il Sole 24 Ore, ma oggi non è più pagato, neanche simbolicamente. Potrei usarlo in caso di eventi a cui sono inviato per conto del giornale, ma non è scontato. Una opportunità, più che un dovere quindi.
Anno nuovo, stimoli nuovi. Buon 2012!
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