Finalmente, per una volta, ieri sono andato a letto presto (dovrei dire crollato in verità), prima delle 22. Stamattina mi sono alzato alle 7, con nove ore piene di sonno e sono un’altra persona.
Ora sono le 7:37 e scrivo con il computer sul tavolino sul terrazzo, col sole sorto sul mare già da tempo. Caldo piacevole, sereno con una leggera foschia, mare calmo. Pronti per affrontare una nuova giornata in Grecia, a Skopelos. Negli ultimi giorni mi sono sbattuto un po’ troppo, tra ore piccole e sonno insufficiente, grandi camminate su e giù per strade e sentieri, ore al sole in spiaggia e bagni nell’acqua gelata*, Oggi mi prendo una pausa, per modo di dire. La mattina me ne starò a riposo, a leggere e a scrivere nella mia stanza, al sole finché non girerà l’angolo e poi ancora meglio in ombra, sempre qui sul terrazzo. Pranzo potrei variare e andarmene a mangiare una insalata greca in una taverna. Pomeriggio torno in spiaggia, una sola, una dove sono già stato, con l’autobus: zero sbattimento. Sole, ombra, rumore del mare, bagno, libro. Punto. Serata: potrei avere più energia e decidere una esplorazione notturna del centro città. Vediamo. Oggi attività a basso impatto fisico.
Oggi 7 anni fa scrivevo della mia routine del mattino. Significa che sono oltre 7 anni che vado a letto presto e mi sveglio presto. A propositi di piccoli cambiamenti che generano interessi composti, sarà per questo che la mia amica D. dice che sono migliorato invecchiando! La colazione che cito nel post è parzialmente evoluta. C’è sempre il pane di segale. I bastoncini di crusca, con molte fibre e molto zucchero, sono stati sostituiti da fiocchi d’avena semplici. Negli ultimi mesi spremuta e tè sono stati sostituiti da estratto di succo e da un frullato che comprende anche fagioli cannellini, per aumentare il carico proteico della colazione. Ho mantenuto meditazione ed esercizio fisico, lasciando la lettura ad altri momenti della giornata. Lettura sostituita dalla scrittura, dal journal e dal tracciamento (daily log). Felice del risultato. Felice che mi porti dietro molte di queste abitudini anche in viaggio.
*forte della lettura di L’era della dopamina, ho vinto la resistenza (e la sofferenza temporanea) del fare il bagno al mare in un’acqua dalla temperatura non tropicale e ora non ne faccio più a meno. Entro in acqua (quasi) senza pensarci, nonostante sia veramente fredda, e resto immerso per un po’. L’effetto è rigenerante. A proposito di libri che ti cambiano la vita.
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