Il viaggio continua. Ogni giorno una scoperta. Per ora abbiamo dormito ogni notte in una città diversa. Esperienze uniche, non esattamente tra le più note al turismo straniero di massa. Nuovo viaggio in treno, nuovo post.
Sabato 24 Giugno – Day 3
Ci eravamo lasciati in viaggio da Tokyo ad Aizu Wakamatsu. Siamo stati qui una notte. Abbiamo incontrato degli amici giapponesi di Ruth e Daniele. Grande accoglienza e subito tutti nuovi amici.
Domenica 25 Giugno – Day 4
Spostamento a Ookawaso Onsen, albergo straordinario, in mezzo ai monti, con vista fiume e ovviamente dotato di onsen.
Lunedì 26 Giugno – Day 5
Nuovo trasferimento in treno, diretti a Nikko,con due cambi. Salutiamo gli amici giapponesi e andiamo alla stazione dove lavorano (lavoravano) gatti. (!!)
Fine del secondo aggiornamento dal Giappone.
La mia prima impressione è che non sia così difficile da navigare come mi aspettavo. Sì, in varie situazioni non conoscere per nulla il giapponese è sfidante, perché l’inglese non è molto praticato. Ciò non significa che con uno smartphone collegato a internet non si possa usare il riconoscimento del testo attraverso la camera e ottenere una sorta di traduzione in tempo reale.
Il consumo di carne sembra diffuso e l’offerta vegetariana e vegana limitata, ma nei combini (piccoli negozi aperti 24/7) qualcosa si trova sempre. I costi sono tutto sommato limitati o abbordabili: volendo non ci vuole un patrimonio per viaggiare in Giappone.
Un primo bilancio è quindi più che positivo. Mi viene già voglia di tornare per conto mio per una seconda esplorazione. L’unico problema difficilmente aggirabile è il costo del volo e il fuso orario (-7h in questo periodo dell’anno) che richiede un aggiustamento per il jetlag.
Ah quanti bei ricordi hai fatto riaffiorare alla mente. Mia moglie ed io ci siamo andati per il nostro viaggio di nozze, è stata un’esperienza indescrivibile. Buon viaggio.
Ciao Luca, per quanto riguarda i cartonati dei gatti: il gatto-capostazione dice “Sono un gatto” mentre quello accanto con la tuta azzurra e gialla dovrebbe essere un ??? (genba neko) o ??? (shigoto neko) e dovrebbe essere una parodia di un operaio edile che fa i controlli di sicurezza e dice “Yoshi!”. Non sono sicurissima di cosa si intenda in questo caso, ho solo trovato che Yoshi è un nome diffusissimo per gli animali domestici e significa silenzioso o tranquillo.
Giorno 11 di questo viaggio in Giappone. Giorno 53 di questi due mesi di viaggi. Dopo aver toccato Manchester, Milano, Skopje, Padova, Bologna, Salonicco, Skiathos, Skopelos, Alonnisos, Roma, Tokyo, Aizu, Nikko, Kyoto, oggi scrivo da Osaka. Mi rimangono ancora alcuni giorni a Hiroshima, Tokyo, una notte a Roma e sarò di rientro a casa. Ieri […]
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