Giappone: Day 3-5 Aizu

Il viaggio continua. Ogni giorno una scoperta. Per ora abbiamo dormito ogni notte in una città diversa. Esperienze uniche, non esattamente tra le più note al turismo straniero di massa. Nuovo viaggio in treno, nuovo post.


Sabato 24 Giugno – Day 3

Ci eravamo lasciati in viaggio da Tokyo ad Aizu Wakamatsu. Siamo stati qui una notte. Abbiamo incontrato degli amici giapponesi di Ruth e Daniele. Grande accoglienza e subito tutti nuovi amici.

Cominciamo da Tetsuro. Consulente per le coreografia di spada per i film Kill Bill. Ambasciatore per la prefettura di Aizu grazie ai suoi spettacoli di Samurai. Amico dei miei amici, ora mio amico.
Ragazzi in treno, verso Aizu Wakamatsu.
Aizu ha come mascotte e proprio simbolo una vacca rossa, che trovi ovunque nell’area. L’avere un proprio personaggio per un ente è tipico della cultura giapponese
Visita fuori programma a una tipica (lussuosa) casa giapponese, usata oggi per ospitare gruppi di sei persone. Questo è il giardino giapponese.
I personaggi identificativi di Fukushima sono stati realizzati dopo il terremoto del 2011 come simbolo della ricostruzione. Sono bilanciati per tornare sempre diritti.
Scacchi giapponesi
La casa di cui sopra ha una propria onsen con vista fiume
Cerimonia del tè, solo per noi. Poi si è fatta una certa e siamo andati a pranzo.
La posizione di Aizu Wakamatsu. Puntino blu.
Frittata sopra un letto di riso e pollo. Si taglia per il lato lungo e si apre. Vedi sotto
La frittata aperta dopo il taglio. Tutto molto coreografico. Ometto la foto della pseudo pizza che ho mangiato, unica opzione vegetariana. Il Giappone non è molto amichevole per i vegetariani sopratutto se questi non hanno confidenza con la lingua giapponese.
Tramonto, diretti verso altro cimitero limitrofo, con una storia legata ai bambini samurai.
Statua di un bambino samurai
Garage non abbastanza grande, ma c’è una soluzione.
Cibo salutare e poco costoso. Una barra di tofu. 168¥, circa un euro.

Domenica 25 Giugno – Day 4

Spostamento a Ookawaso Onsen, albergo straordinario, in mezzo ai monti, con vista fiume e ovviamente dotato di onsen.

La vista dall’hotel Washington a Wakamatsu
Colazione. Il cartellino (a sinistra) si gira quando si è finito di mangiare, così da permettere ai camerieri di pulire e sbarazzare il tavolo.
Noleggio bici elettrica
Campagna elettorale locale?
Sistema di tariffazione del bus. A seconda della fermata in cui sali e scendi, hai il prezzo
Ookawaso Onsen, magnifica struttura
Yukata disponibile per gli ospiti. La taglia XL è per quelli più alti (fino a 175 cm)
Intrattenimento musicale nella hall dell’albergo
Yukata è una sorta di accappatoio. Utile sia per i momenti di relax, sia per andare nella onsen, ammollo nudi in acqua calda, con vista sulla montagna, indoor e outdoor
Giornali giapponesi di libera consultazione
La nostra stanza, con una magnifica vista. Costo per una notte 60.000 ¥ (400€)
Una cena speciale, vegetariana
Vestito per la cena
La stanza organizzata per la notte

Lunedì 26 Giugno – Day 5

Nuovo trasferimento in treno, diretti a Nikko,con due cambi. Salutiamo gli amici giapponesi e andiamo alla stazione dove lavorano (lavoravano) gatti. (!!)

Una insegna certifica che è una stazione particolare
Non chiedermi chi siano e cosa dicono, ma li trovo divertenti, soprattutto il gatto di destra.
Il gatto capostazione è morto l’anno scorso
Il gatto capostazione
I due binari della stazione
Arriva il primo treno e saliamo
Il paesaggio dal treno
I più ricercati criminali giapponesi? Taglia di 20000€
Ultimo treno locale promuove la zona come il regno delle fragole
Un mostro fragola che mangia fragole, a Nikko
In camera mi attende un pigiama/accappatoio già visto a Wakamatsu
Trova l’errore.
Sono le 16 e l’unica cosa che abbiamo trovato in un caffè Bistrot vegano è una crêpe. Accompagnata da un matcha latte. Rischio nuovamente di perdere peso.
Ponte storico, fotografato sotto la pioggia. Qui di pomeriggio. Sotto di notte
Il ponte rosso di Nikko
Piove che la manda, quando ci spostiamo dal caffè verso un altro locale. Il tempio è chiuso e lo visiteremo domani, prima di ripartire per Tokyo e Kyoto.
Ci fermiamo sotto degli alberi sperando spiova. Speranza vana. Zuppo no, perché con l’ombrello, ma bagnati sì, senza conseguenze. Prima pioggia seria di questo viaggio ma c’era da aspettarselo. Tutto deserto perché è la stagione delle piogge, con pochi turisti.
Troviamo un altro localino con una offerta vegetariana molto stuzzicante. Sembra o non sembra una cucina italiana?
Menù a base di yuba, derivato del latte di soya. Simile al tofu. Più tempura di verdure e altro. Tutto molto buono per 2200¥, circa 15€
Sulla via del ritorno un nuovo tombino di approvvigionamento idrico con un disegno colorato. Non è simpatico?

Fine del secondo aggiornamento dal Giappone.

La mia prima impressione è che non sia così difficile da navigare come mi aspettavo. Sì, in varie situazioni non conoscere per nulla il giapponese è sfidante, perché l’inglese non è molto praticato. Ciò non significa che con uno smartphone collegato a internet non si possa usare il riconoscimento del testo attraverso la camera e ottenere una sorta di traduzione in tempo reale.

Il consumo di carne sembra diffuso e l’offerta vegetariana e vegana limitata, ma nei combini (piccoli negozi aperti 24/7) qualcosa si trova sempre. I costi sono tutto sommato limitati o abbordabili: volendo non ci vuole un patrimonio per viaggiare in Giappone.

Un primo bilancio è quindi più che positivo. Mi viene già voglia di tornare per conto mio per una seconda esplorazione. L’unico problema difficilmente aggirabile è il costo del volo e il fuso orario (-7h in questo periodo dell’anno) che richiede un aggiustamento per il jetlag.

Prossimo aggiornamento probabilmente da Kyoto.

4 risposte

  1. Ah quanti bei ricordi hai fatto riaffiorare alla mente. Mia moglie ed io ci siamo andati per il nostro viaggio di nozze, è stata un’esperienza indescrivibile. Buon viaggio.

  2. Ciao Luca,
    per quanto riguarda i cartonati dei gatti: il gatto-capostazione dice “Sono un gatto” mentre quello accanto con la tuta azzurra e gialla dovrebbe essere un ??? (genba neko) o ??? (shigoto neko) e dovrebbe essere una parodia di un operaio edile che fa i controlli di sicurezza e dice “Yoshi!”. Non sono sicurissima di cosa si intenda in questo caso, ho solo trovato che Yoshi è un nome diffusissimo per gli animali domestici e significa silenzioso o tranquillo.

    1. Vedo che i kanji sono stati censurati XD

  3. Giorno 11 di questo viaggio in Giappone. Giorno 53 di questi due mesi di viaggi. Dopo aver toccato Manchester, Milano, Skopje, Padova, Bologna, Salonicco, Skiathos, Skopelos, Alonnisos, Roma, Tokyo, Aizu, Nikko, Kyoto, oggi scrivo da Osaka. Mi rimangono ancora alcuni giorni a Hiroshima, Tokyo, una notte a Roma e sarò di rientro a casa. Ieri […]

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