Dopo la pausa di giugno, oggi ho trovato il tempo di aggiornare velocemente la pagina in cui sono sintetizzati i miei progetti in corso, lavorativi e non.
Ho aggiunto un cappello introduttivo riassuntivo:
La mia attività di freelance nell’ambito della comunicazione digitale non vede clienti o collaborazioni al momento. Seguo alcuni progetti personali e utilizzo il resto del mio tempo lavorativo per studiare e approfondire nuovi temi, come quello dell’intelligenza artificiale applicato alla generazione di contenuti e non solo.
Now
Ho concluso l’ultima collaborazione attiva, quella con La Content per La Circle, e l’ho lasciata come attività conclusa (al 30 Giugno).
Di fatto quindi sono a tutti gli effetti senza redditi da lavoro e senza potenziali clienti. Dall’inizio della mia fase semi sabbatica, che farei risalire al Gennaio 2019, sono stato solo un paio di mesi con zero clienti e zero entrate. Da allora il mio cuscinetto è cresciuto, ragion per cui sono tranquillo e sereno. 4 anni e mezzo senza entrate certe e stabili è un lungo periodo. Eppure sono ancora qui, arricchito di tante nuove esperienze, in buona salute e di buon umore. A dimostrazione che tu non sei il tuo lavoro. Difficile raccontarlo, men che meno farlo comprendere ai più, tanto che solo con pochi mi permetto di spiegare esattamente cosa (non) faccio. Socialmente siamo così abituati a rapportarci con gli altri attraverso il lavoro che fanno, nel bene e nel male, che non avere una casella ben definita dove collocare me diventa un problema per i più. Non per me.
Di sicuro non è questo il momento ideale in cui rilanciarmi o reinventarmi, anche se questo processo è in corso da tempo, tra stop e ripartenza. Un percorso senza percorso. Non sono il primo e neanche l’ultimo a trovarmi in questa situazione.
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