Giovedì 10 Agosto 2023

Dovrei scrivere un post ogni compleanno e poi leggere quelli degli anni passati. Nonostante questo blog abbia 18 anni, gli anni in cui ho scritto qualcosa sono solo 3. Evidente come abbia preferito dedicarmi ad altro, lontano dal computer. Comprensibile.

Gli ultimi 2 anni non ho pubblicato nulla, ma c’è una traccia sul mio journal e che traccia! Quella dell’anno scorso merita di essere riportata, anche se emendata in alcune parti per ragioni di privacy:

Il compleanno merita uno sfogo più prolungato. Forse. Anche perché non ho granché da sfogarmi. Sfogarmi di cosa poi? Sto bene, fisicamente e mentalmente, vado a pranzo fuori con i miei, che stanno più o meno bene. È una bella giornata, non troppo calda. Sono già stato al mare, sulla spiaggia, sulla riva, senza nessuno, a fare colazione ed è persino spuntato […]! Ho ricevuto auguri di amici più o meno lontani. Ho tempo libero in cui non devo lavorare ma posso fare ciò che voglio, anche nulla. Ho letto un quarto di un libro che mi piace assai. Ho il frigorifero pieno. Ho il conto in banca pieno. Sì, sono da solo, ma cosa c’è di male a stare da soli? Ho da fare, ho una casa, non dipendo da nessuno. Se volessi condividere con qualcuno posso farlo online. Non ho bisogni particolari. Posso vivere con poco, a casa e in viaggio. Ho un buono spirito di adattamento. Ho più libri di quanto riuscirò a leggere nel corso della mia vita. Comunque no. Non ho bisogno di avere suggerimenti di novità da leggere, né di nuovi articoli da approfondire. Ho fiction e non fiction. Libri per imparare e per crearmi una posizione. Ho risorse per viaggiare. Non sono pronto ad affrontare l’imprevisto, perché non si è mai pronti e va bene così. L’incertezza non si può governare. Ci si fa i conti con grande tranquillità. Non c’è bisogno di fare i nomi di quelle persone che non vedo più e non cerco più. Non ci sono più e va bene così. Accettare. Anzi, di più, lasciar andare alla deriva e non inseguire più nessuno. Una sera da […] posso anche andare, alla fine è una sera, l’unica sera di agosto, anzi la seconda. In un mese in cui dovrei uscire tutte le sere, due sere le posso anche vivere fuori, no? Luglio è stata qualcuna di più, ma neanche tante. Maggio e giugno sono stato più irregolare, ma ci sta. Ritmi diversi, come ritmi diversi saranno anche quelli di settembre e inizio ottobre, poi vedremo. Quindi vado avanti così, poca pianificazione, almeno per agosto, e autunno invece che comincia con un po’ di vagabondaggio. Ciao core. Non mi interessa delle elezioni, non mi interessa di niente. Calenda al 2%? Amen. Meloni presidente del consiglio? Amen. Tutto scritto e niente lo impedirà. Cambierà molto e non cambierà niente. Sarà un periodo difficile sul piano macroeconomico, ma andremo avanti. Siamo sopravvissuti a 20 anni di Berlusconi, non vedo perché non dovremmo sopravvivere a 5 anni di governo della destra. Aizzare contro il fascio non serve a niente. Gli Italiani non ne hanno paura. Non succederà assolutamente nulla. e se succederà interverremo come necessario, senza paura, senza dramma, senza preoccupazioni inutili. Zero preoccupazioni. Smettere di leggere le notizie. Già guardare le prime pagine dei giornali la mattina è quasi troppo. Mi viene voglia di leggere l’analisi di quello e di quell’altro che alla fine è gossip politico. Che cazzo me ne frega!


Ieri e oggi ho dovuto affrontare una emergenza sanitaria. Sappi soltanto che è tutto sotto controllo.


Tra i libri in lettura vado avanti con Buio in sala fino alla conclusione, perché arrivati a metà mi ha preso assai.


Ho visto il documentario Todo a la vez, su Paco e Manolo, i due fotografi catalani della rivista KINK: soggetto molto interessante, documentario narrato in modo mediocre. Intervista riportata in modo noioso e montata male. Amen.

Notevole il crime thriller turco Burning Days, passato a Cannes lo scorso anno. Mescola con sapienza vari temi – populismo, omofobia, razzismo, ambientalismo – in una trama avvincente in cui non sai cosa aspettarti. Finale per niente banale. Peccato che non abbia trovato un distributore in Italia o almeno così mi sembra. Rendiamo grazie a Internet che permette di accedere a questi film.

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