Per quanto le previsioni meteo prevedano un’altra settimana di estate piena, sono tornato a esercitarmi con HIIT e pesi. Sono riuscito a completare il doppio circuito per un totale di 20 minuti senza eccessiva fatica, anche se oggi lo sento sulle gambe. Vuol dire che ha funzionato. Domani cercherò di replicare. Oggi invece ho fatto una bella camminata sul lungomare e in spiaggia, con le scarpe e a piedi scalzi. Mi sento fortunato a poter spendere una mattinata feriale di inizio settembre in spiaggia, con poche persone privilegiate. Il bello del periodo sabbatico. Ieri ho anche rivisto un amico che non vedevo letteralmente da più di sei mesi. Peccato che l’oggetto della conversazione, necessaria, sia stato il sistema fiscale e previdenziale italiano che, guarda caso, è punitivo e ti fa passare la voglia di imprendere e di lavorare. Questa estate sono già due gli amici, entrambi gran lavoratori, che giungono a una conclusione a cui io sono giù anni fa: la vita è breve e non vale la pena lavorare oltre il necessario, quando non sei poi neanche tu a godere dei frutti del tuo lavoro. Amen. Stamattina ho ripreso a usare l’app per meditare che ha una sezione sulla consapevolezza e la mindfulness completamente rinnovata e con nuove lezioni e contenuti. Quello che mi ci voleva per riprendere l’abitudine a fermarmi una decina di minuti la mattina e riflettere. Continua la mia pausa da contenuti audio, che non ascolto né camminando, né guidando, né cucinando o pulendo casa. In queste ultime settimane ho anche ridotto la musica suonata in casa. Più silenzio in casa e più presenza sui suoni dell’ambiente che mi circonda quando sono fuori casa. Non è poi così male. L’industria dei media, se tutti fossero come me, sarebbe un decimo (o forse anche meno) di quel che è oggi. Abbiamo veramente bisogno di sapere tutto di tutto o di avere sempre qualcosa che ci intrattiene in qualsiasi momento della giornata? Fa così paura stare soli con i propri pensieri? Sai già la mia risposta alle ultime due domande.
Lascia un commento