Avventure cadendo nella tana del Bianconiglio #5

Nuove uscite in libreria hanno subito attirato la mia attenzione.

Cinema italiano

Vita la mia fortissima attenzione al mondo del cinema, cade a fagiolo la riedizione aggiornata di un titolo sulla storia del cinema italiano, aggiornato al 2023. 600 pagine che non so quando leggerò, ma che sarà utile sfogliare di tanto in tanto.

Cinema italiano di Gian Piero Brunetta

Il potere delle parole

Attratto anche da Mariano Sigman, neuroscienziato argentino spagnolo che tratta del potere delle parole nell’influenzare la nostra mente e la notra percezione. Affascinante. Utile anche a non leggere sempre autori americani o anglosassoni, ma cambiare punto di vista sul mondo.

Il potere delle parole di Mariano Sigman

Società della neve – making of

Ho cercato e trovato – non poteva non essercene uno, considerando lo sforzo produttivo – il making of di Società della neve. 40 minuti in cui viene raccontato il grandissimo lavoro dietro alla produzione di un film articolato, pieno di difficoltà. Un disastro aereo e vivere in montagna in condizioni estreme per 72 giorni richiedono, per essere raccontati in modo credibile ed emozionante, grande maestria. Dal video si comprende e si percepisce il magnifico lavoro del regista su tutto il cast di giovani attori quasi alla prima prova. Che atmosfera deve esserci stata sul set! Te ne consiglio la visione dopo il film, ma se il film non ti attrae e non pensi di vederlo, guarda il making of per capire come si produce un film di altissimo livello.

Week End

Ho visto il mio primo film di Godard, regista francese mitico e mitizzato. Nei prossimi giorni vedrò Breathless, Fino all’ultimo respiro, la sua opera prima, famosa per i tagli (jump cut) nel montaggio. Il film che ho visto ieri è Week End (1967), famoso invece per la carrellata più lunga della storia del cinema.

Un film che si presenta subito come curioso. Un testo a tutto schermo annunca che il film è stato preso dalla discarica.

Una sorta di disclaimer per lo spettatore che si comprende andando avanti nella visione. Molto politico, anche troppo, e molto meta, nel parlare allo spettatore, quasi che gli attori si trovassero in una storia consapevoli che non si tratta della realtà. La critica alla società del consumo è feroce.

A tratti divertente, a tratti (i più) surreale e metaletterario in un modo che lo rende noioso e quasi inguardabile. Se dovessi descriverlo, almeno per alcune somiglianze, sembra un incrocio di Crash di David Cronemberg con Arancia meccanica.

Felice di averlo visto, ma se proprio ti avessi incuriosito un po’, guardati la sequenza dei primi 24 minuti e sarai premiato con una storia di sesso e di tradimento, più la famosa carrellata di cui sopra.

Dopo aver visto Week End capisco perché i critici francesi dell’epoca hanno snobbato Le Samourai, tacciandolo di essere atemporale e non politico. Week End è politica pura.


Manuel

Dalle mie fonti – non c’è serendipity tanto appagante come quella di chi condivide file su community di micchia – ho scoperto un magnifico fumetto spagnolo: Manuel di Rodrigo Muñoz Ballester. Disegni che parlano da soli.

Ho anche sfogliato le prime pagine di Akira, dopo la visione del film. Anch’esso notevole.


Tempo di iniziare la giornata, fredda e soleggiata, con un po’ di esercizio fisico.

Buona giornata!

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