26 Luglio 2023

Finalmente, a due settimane dal mio rientro dal Giappone, le temperature sono tornate a valori accettabili. Torna anche la voglia di scrivere (e di leggere) ed eccomi qua.


Nonostante la mia routine estiva del mattino – sonno insufficiente, colazione ristretta e mare più bagno al mare – non sia particolarmente brillante, sono riuscito a stabilizzare il peso intorno a 64 kg e a mantenere la percentuale di massa magra sopra il 42% (e la massa grassa sotto il 12,5%) per oltre due settimane consecutive, cosa mai successa in precedenza. Probabile che il mio metabolismo sia sia adattato alle condizioni climatiche con una soppressione dell’appetito, seguente alla poca attività fisica (salvo un minimo di bicicletta). Meglio così. Di fatto il mio peso è fermo a 64 kg da 3 mesi ormai, con un ulteriore leggero calo da cui sono rimbalzato. Vediamo come prosegue la seconda parte del’estate.


Ho finito un altro libro: The disaster tourist. Non mi ha entusiasmato. L’ho fatto salire in cima alla coda perché ne avevo sentito parlare bene quando è stato tradotto in inglese, con lo stesso titolo. Lo definirei un libro cinico e curioso, sotto vari punti di vista, ma non te lo consiglierei. Passiamo oltre.

Ho ripreso The Beautiful Burocrat, iniziato tempo fa, ora poco più che a metà. In questo caso si tratta di un titolo che mi ha incuriosito per un semplice motivo: ha un soggetto molto simile alla serie TV Severance (Scissione), uscito molto prima della serie TV, che ho molto apprezzato. Per quanto letto fino a ora non mi sembra si possa parlare di plagio. Il giudizio finale quando l’avrò completato.

Altro libro non fiction cominciato un giorno della scorsa settimana, dopo essermici imbattuto ancora una volta è The Pathless Path (il sentiero senza sentiero). Mi ha incuriosito perché il percorso di carriera che l’autore racconta nel libro è un percorso in cui mi trovo ora: apparentemente non è un percorso, ma comunque lo è. Presto per dare un giudizio.


A luglio al cinema ho visto Amusia e Barbie, quest’ultimo due volte. Amusia è un’opera prima, fotografata da Luca Bigazzi, il direttore della fotografia dei film di Sorrentino. Film godibile, per essere un’opera prima (italiana). Niente di straordinario.

Barbie è Barbie. Un fenomeno. Oltre 10 milioni di incasso in Italia in 6 giorni. A luglio. Un incrocio, riuscito, tra promozione della bambola e critica al patriarcato. Per essere un film pensato per fare soldi, è molto molto più intelligente della media di film commerciali. Se i cinecomic avessero la metà dell’intelligenza di Barbie, li andrei a vedere tutti. Chi critica Barbie quindi dovrebbe provare a realizzare un prodotto con gli stessi vincoli alla base e poi riparlare. Prodotto commerciale resta e in questa chiave va interpretato.


Capitolo a parte merita la colonna sonora di Barbie, uno dei punti di forza del film. Mi limito a citare alcuni testi dai brani che mi sono piaciuti di più.


Tra gli articoli letti ultimamente devo segnalare la storia di copertina di The New Statesman sull’Arabia Saudita. Una ottima sintesi sulla strategia geopolitica di MBS e del posizionamento del paese, grazie ai ricavi dal petrolio. Non narra semplicemente ciò che l’Arabia Saudita ha comprato col denaro – squadre di calcio, circuito di golf, campioni sportivi – ma tutto ciò che questo significa per il mondo: collocazione nello scacchiere internazionale tra USA, Russia e Cina, influenza politica attraverso gli investimenti in società e settori economici, prospettive di contrastare i cambiamenti climatici (nulle). Neanche a dirlo, tutti o quasi si sono dimenticati dell’assassinio di Kashoggi e delle carcerazioni/esecuzioni capitali di chi semplicemente ha pubblicato un tweet di protesta. Tutto passato in cavalleria, perché i soldi sono soldi, giusto?

In una newsletter (Recomendo) ho visto citato il fenomeno delle camminate virtuali e dei relativi canali YouTube. Neanche a dirlo, ce n’è uno solo sul Giappone. Giro notturno a Tokyo Shibuya:

Giro notturno a Kyoto:

Spettacolare, non lo metto in dubbio, ma esserci e vivere quella esperienza è un’altra cosa.

Tra i link aperti che aspettano di lasciare una traccia qui:

Premio fotografico per foto col drone. Neanche a dirlo, ce ne sono molte spettacolari. A proposito di estate e spiaggia:

Kyle Chayka ha usato un servizio di intelligenza artificiale basato sui suoi testi per vedere cosa sarebbe stato in grado di produrre. Il risultato è notevole e mediocre al tempo stesso. Ciò che ci si poteva aspettare, considerando lo stadio dell’IA generativa a metà 2023. L’articolo sul New Yorker merita una lettura.

Questa carrellata di video, tra la performance artistica e il supporto psicologico meritano ognuno di essere visti, se proprio hai bisogno di qualcosa di nuovo e non sai come impegnare il tuo tempo.


Per chiudere in bellezza, Ruth (Miriam Carmeli) mi ha mandato alcune foto che mi ha scattato in Giappone. Grazie Ruth! Nel frattempo è uscita una nuova puntata del diario dall’ultimo viaggio insieme.

Credit: Bedarumica
Credit: Bedarumica

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