Giovedì 28 Dicembre 2023

#film

Il contatore di Letterboxd, dopo la certosina verifica tra journal e dati già inseriti, segna ora quota 178 film visti quest’anno. Ho superato anche quota 2500 film visti e registrati. Probabilmente ce ne sono qualche altra decina che ho visto molti anni fa e che non ho tracciato, ma ciò che conta c’è.

Lebanon

Classificazione: 3 su 5.

L’avevo messo in lista tempo fa. Dal regista di un altro film israeliano che mi aveva colpito molto: Foxtrot. Non sapevo cosa aspettarmi. Il film è visto interamente dalla prospettiva di un gruppo di militari che governa un carro armato, dall’interno dello stesso, durante la guerra con il Libano nel 1982. Ispirato da fatti vissuti dallo stesso regista. Crudo, in parte anche noioso e claustrofobico. Non è un film facile. Poi scopro che ha vinto il Festival di Venezia nel 2009! Felice di averlo visto, anche se non con il massimo dell’attenzione.


The Assistant

Classificazione: 4 su 5.

Uscito nel primo lockdown, ricordo fece molto parlare di sé, ma lo ignorai per vedere altro. Recuperato, dopo aver visto The Royal Hotel della stessa regista, è un gioiellino perfetto o quasi. Per la dinamica del film gli avrei quasi dato 5 stelle.

Una giornata della vita lavorativa dell’assistente del capo di una grande casa di produzione cinematografica, che non vede nulla, è stata assunta da 5 settimane ma ha capito cosa fa il suo capo: dosi di farmaci con iniezione per favorire l’erezione, orecchino ritrovato sul pavimento, tracce sul divano da pulire, giovane assunta incontrata dal capo in hotel in orario d’ufficio. Tutti sanno, ridacchiano dietro, ma non fanno nulla. Sembra la storia di Weistein e forse in parte lo è. Da vedere.


#libri

Ho iniziato, in anticipo sul nuovo anno, un nuovo progetto di lettura della mia collezione di libri d’arte. Le due collane Rizzoli Skira, acquistate in edicola quasi 20 anni fa, sono composte da 70+20 titoli, ognuno dedicato a un artista. Il progetto è di leggerli tutti entro la fine dell’anno, due a settimana (almeno), ogni settimana.

Ogni libro si compone di due testi sull’artista, uno più critico e un più biografico, seguiti da 100 pagine con 50 opere (o particolari) su una pagina e descrizione dell’opera nell’altra pagina, più appendici varie. In 45 minuti circa si leggono entrambi i testi. Con una mezz’ora al giorno posso avere ogni giorno una visita alle più importanti collezioni d’arte del mondo da casa mia (o da ovunque sia). Ho bisogno di evadere con l’arte, valorizzare ciò che ho, dedicare meno tempo all’effimero. Questo progetto mi sembra ottimo.

Van der Weyden

Titolo n.53. Van der Weyden è un pittore fiammingo del ‘400 che non conoscevo. Sicuramente, considerando la fama e i musei che hanno sue opere, devo averlo già visto ma pressoché ignorato. I soggetti religiosi e il periodo storico non sono dei miei preferiti, ma c’è sempre da imparare, no?

Letti i due testi introduttivi, ciò che mi è rimasto impresso:

  • Non c’è una data di nascita precisa dell’autore, ipotesi 1399-1400;
  • Fino a 25 anni non si ha documentazione alcuna dell’artista;
  • Le fonti storiche si sono confuse sul suo nome, chiamandolo in modi diversi: sostanzialmente la traduzione in lingue diverse dello stesso nome:
  • Questa confusione delle fonti ha generato per molto tempo una errata attribuzione delle opere;
  • Opere seguenti hanno un dubbio di attribuzione probabilmente per via del fatto che sono state curate dai suoi collaboratori, pur essendo probabilmente sue;
  • la sua fortuna deriva dall’essere vissuto in una città Tournai, in un contesto socio economico caratterizzato da ricchi committenti borghesi, capaci di investire risorse nella committenza di opere d’arte. Le stesse poi, girando l’Europa, hanno promosso il nome dell’artista;
  • una visita nel territorio italiano nella ultima parte della vita dell’artista ne ha influenzato le ultime opere: il potere del viaggio e della scoperta.

Club Godo

Procede a gonfie vele anche il progetto di leggere tutti i (pochi) libri di carta accumulati negli ultimi 2-3 anni. Ne restano solo 6, oltre a questo che finirò probabilmente oggi, per poi regalarlo so già a chi.

Club Godo è un bel prodotto.


#passato

12 anni fa

Immodestamente avevo già capito il potere dei social media asserviti al profitto con il modello di business definito capitalismo della sorveglianza. Mi interrogavo e decidevo di darci un taglio.

A distanza di 12 anni mi intristisce constatare che molte persone che stimo ci siano ancora dentro e non riescano a uscirne. Come per l’alcol e il fumo, milioni di persone capaci non riescono a smettere. Il fenomeno è lo stesso. Purtroppo è più facile perdersi in una delle varie piattaforme che fermarsi, riflettere, interrogarsi sui perché e intervenire sui perché. La dice lunga sulla debolezza umana e sul capitalismo che monetizza tutto, anche l’attenzione e il tempo delle persone.

7 anni fa

Chiudevo le mie collaborazioni sul tema della salute. Tema su cui ho continuato a studiare e a imparare. Meno sulla tecnologia, più sul benessere psicofisico, a partire da nutrizione e salute mentale.

4 anni fa

Mi compiacevo del mio grado di distacco dai social media. Avevo deciso di lasciare il profilo Twitter attivo, anche se dormiente. Finalmente quest’anno ho detto addio ai miei 50.000 follower e l’ho chiuso definitivamente. Disintossicazione totale. Non ne sento la mancanza, non ci penso neanche. Non leggendo più le notizie, neanche quelle tech, da ormai 3 settimane consecutive – credo di non aver mai raggiunto questa totalità di assenza di notizie in un periodo non vacanziero – non mi imbatto neanche più in articoli che raccontano le nefandezze del suo proprietario. Che gioia non sentirne più parlare e non sentirlo neanche più citare.

Le relazioni non finiscono mai.

2 anni fa

Mi compiacevo dei risultati raggiunti sul piano fisico. Il percorso attuale di HIIT e yoga è iniziato in quel periodo.

I risultati già buoni, si consolidano, visto che sono oggi 64 kg (-2,8), 12,6% massa grassa (-1,5%) e 41,9% massa magra (+0,7%).

Per dire quanto stabile sono, noto per caso dal mio taccuino che i numeri di oggi sono esattamente gli stessi del 28 Ottobre scorso, esattamente due mesi fa.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.