Martedì 17 Ottobre 2023

L'era della dopamina - copertina

#scienza

Apertura alla sperimentazione e amabilità sono due tratti correlati con l’essere vegetariano e vegano. Vegano è ancora di più tendente al secondo tratto rispetto al vegetariano. Lo dice una metaricerca che ho scovato oggi:

L’apertura è emersa come il tratto più importante riguardo alle scelte alimentari veg*n […] Come tutti i tratti del Big Five, l’apertura è un costrutto ampio e molte parti costituenti possono spiegare il suo legame con le scelte alimentari veg*n. Come gli stili di vita veg*n, [l’apertura] è generalmente associata a preferenze politiche di sinistra e a credenze egualitarie (van Hiel, Kossowska, & Mervielde, 2000). Inoltre, le persone aperte possono essere più disposte a provare cose nuove e sono meno resistenti a distinguersi dalla folla.

Openness emerged as the single most important trait regarding veg*n dietary choices, both in the sense that its effect for distinguishing veg*ns from omnivores was stronger than that for Agreeableness, and in that it was the only trait that distinguished vegans from vegetarians. Like all Big Five traits, Openness is a broad construct, and many constituent parts may explain its tie to veg*n dietary choices. Like veg*n lifestyles, it is generally associated with left-leaning political preferences and egalitarian beliefs (van Hiel, Kossowska, & Mervielde, 2000). Moreover, open people may be more willing to try new things and be less resistant to standing apart from the crowd

Meta-analysis of personality trait differences between omnivores, vegetarians, and vegans

La mindfulness è associata (non correlata) a una maggiore capacità di raggiungere e di aggiustare i propri obiettivi. Lo dice un’altra ricerca “Effetto della mindfulness sulle processi di regolazione degli obiettivi“:

Questo studio sperimentale longitudinale ha indagato l’effetto di un intervento di mindfulness sui processi di regolazione degli obiettivi. Ha replicato i risultati consolidati riguardo le associazioni tra mindfulness e motivazione autonoma e controllata per gli obiettivi. Ha anche mostrato che la mindfulness favoriva il progresso e l’impostazione di obiettivi autonomamente motivati. Questi risultati forniscono un supporto causale per molte relazioni correlazionali precedentemente trovate tra mindfulness e processi di regolazione degli obiettivi. I nostri risultati forniscono anche una prima evidenza per il ruolo della mindfulness e della motivazione autonoma per gli obiettivi nei processi di adattamento degli obiettivi.

This longitudinal experimental design investigated the effect of a mindfulness intervention on goal processes. It replicated established findings regarding the associations between mindfulness and autonomous and controlled goal motivation. It also showed that mindfulness promoted goal progress and setting autonomously motivated goals. These results provide causal support for many correlational relations previously found between mindfulness and goal regulation processes. Our findings also provide early evidence for the role of mindfulness and autonomous goal motivation in goal adjustment processes.

Un motivo in più per meditare e focalizzarsi sul presente.


#film

Ho visto The Swimmer (Israele, 2021), film che segue le vicende di un gruppo di nuotatori che si allenano per qualificarsi alle Olimpiadi. Attendeva da mesi di essere visto. Buon prodotto indipendente. Curato, intelligente, semplice. Materiale da festival che non vedrai passare né in TV, né probabilmente sulla tua piattaforma streaming preferita. Il bello di uscire dalla cinematografia mainstream e andare sulle nicchie.

Non è un film, ma è un corto, girato a Jesi nelle Marche: Pianta su vaso con gambe. Te lo consiglio se vuoi vedere uno scorcio della mia regione. Alla memoria di Leonardo Fabini, il protagonista, scomparso qualche mese fa a 30 anni.


#musica

Da The Swimmer ho scoperto The Penelopes. Il brano che suona sui titoli di coda del film non è stato pubblicato o almeno io non l’ho trovato. Sta solo su YouTube:


#libri

Periodo felice. Molti nuovi titoli in coda. In lettura The Earned Life, iniziato qualche settimana fa e parcheggiato, ora ripreso, con molti spunti già, sulla motivazione e sull’inerzia.

The Earned Life - copertina

Sulla motivazione:

  • Essere motivati non significa semplicemente essere in uno stato emotivo supercarico indotto dall’avere un obiettivo. Significa essere in uno stato emotivo elevato unito a un impulso supercarico a fare ciascuno dei compiti specifici necessari per raggiungere quell’obiettivo.
  • Il vero test della nostra motivazione si basa sulle prove. Se vogliamo correre una maratona in meno di tre ore, siamo motivati a fare ciascuno dei compiti necessari che una simile impresa fisica richiede: svegliarsi presto la mattina sei volte a settimana per raggiungere i nostri obiettivi di chilometraggio; riconfigurare la nostra dieta in modo che sia al servizio della massima prestazione; mettere le ore in palestra per costruire la nostra forza e flessibilità per ridurre il rischio di infortuni; e convocare il buon senso per prendersi un giorno di riposo quando il nostro corpo ci dice che abbiamo bisogno di riposare e recuperare? Qualsiasi cosa di meno e ci stiamo prendendo in giro sul fatto di essere “motivati”.
  • Nel identificare la nostra motivazione, assicuriamoci di valutarla sulla sua sostenibilità a lungo termine – e siamo realistici sulla nostra capacità di mantenerla di fronte al rischio, all’insicurezza, al rifiuto e alla difficoltà. Due domande: Come hai reagito all’avversità in passato? Perché sarà diverso questa volta? Puoi avere più di una motivazione.
  • Being motivated is not merely a supercharged emotional state induced by having a goal. It is that heightened emotional state coupled with a supercharged impulse to do each of the specific tasks required to achieve that goal.
  • The true test of our motivation is grounded in evidence. If we want to run a marathon in under three hours, are we motivated to do each of the necessary tasks that such an arduous physical achievement requires: wake up early in the morning six times a week to accumulate our mileage goals; reconfigure our diet so that it is in the service of maximum performance; put in the hours at the gym to build our strength and flexibility to lessen the chance of injury; and summon the common sense to take a day off when our body tells us we need to rest and recover? Anything less and we’re kidding ourself about being “motivated.”
  • In identifying your motivation, be sure to grade it on its long-term sustainability—and be realistic about your ability to sustain in the face of risk, insecurity, rejection, and difficulty. Two questions: How have you responded to adversity in the past? Why will it be different this time? You can have more than one motivation.

Sull’inerzia:

Se ti accorgi di vivere lo stesso giorno ogni giorno, potresti farti la stessa domanda: Vivo la mia vita attuale perché è così che scelgo di realizzarmi, o perché non riesco a immaginare un’alternativa? Una risposta onesta è essenziale, ma forse troppo dolorosa da sopportare.

If you find that you’re living the same day every day, you could ask yourself the same question: Am I living my current life because it’s how I choose to find fulfillment, or because I can’t imagine an alternative? An honest answer is essential, but possibly too painful to bear.

The Earned Life

#esperienze

Stavo per raccontarti della mia nuova droga – i bagni (freddi, ma neanche troppo) al mare – quando mi è caduto l’occhio su un brano tratto da Sapiens di Yuval Harari:

Niente coglie la questione biologica meglio del famoso slogan New Age secondo cui “La felicità comincia dentro”. Soldi, stato sociale, chirurgia estetica, belle case, posizioni di potere: nessuna di queste cose ti porterà mai la felicità. La felicità durevole viene solo dalla serotonina, dalla dopamina, dall’ossitocina.

Sapiens. Da animali a dei.

Posso confermare. Ho scoperto la spiegazione del meccanismo mesi fa nel libro L’era della dopamina:

  • Il dolore porta al piacere attivando i meccanismi omeostatici regolatori del corpo. In questo caso, lo stimolo doloroso iniziale è seguito da gremlins che saltano sul lato del piacere della bilancia.
  • La scoperta accidentale di Michael dei benefici dell’immersione in acqua gelida è un esempio di come premere sul lato del dolore della bilancia possa portare al suo opposto: il piacere. A differenza di premere sul lato del piacere, la dopamina che deriva dal dolore è indiretta e potenzialmente più duratura.
  • Così come il dolore è il prezzo che paghiamo per il piacere, così anche il piacere è la nostra ricompensa per il dolore.
  • Pain leads to pleasure by triggering the body’s own regulating homeostatic mechanisms. In this case, the initial pain stimulus is followed by gremlins hopping on the pleasure side of the balance.
  • Michael’s accidental discovery of the benefits of ice-cold water immersion is an example of how pressing on the pain side of the balance can lead to its opposite—pleasure. Unlike pressing on the pleasure side, the dopamine that comes from pain is indirect and potentially more enduring.
  • Just as pain is the price we pay for pleasure, so too is pleasure our reward for pain.
L’era della dopamina

Anche ieri, nonostante il (leggero) calo della temperatura, un forte vento e un mare molto mosso, mi sono spogliato e mi sono buttato in acqua. Non ho pensato neanche per un attimo di desistere e di tornare a casa. Se mi avessi detto un anno fa che oggi avrei fatto ciò che ho fatto ti avrei dato del visionario. Eppure l’ho fatto e tra un’oretta lo rifarò. Perché? La spiegazione semplice è perché mi fa star bene.

Tornato dal mare ieri, mi sono messo a preparare il pranzo in uno stato quasi euforico, per nessun altro motivo che il rilascio di dopamina seguente al (doloroso) bagno in acqua fredda. Il mio corpo ha una memoria sensitiva dell’esperienza piacevole ed è questa che mi guida in acqua senza stare troppo a pensarci.

A proposito di quel che significa apertura a nuove esperienze, vincere l’inerzia, trovare la motivazione e felicità durevole.

La vita comincia fuori dalla tua zona di comfort. Niente di più vero.

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